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Brasile

il nostro viaggio in Brasile è stato più una vacanza al mare con lo scopo di rilassarsi da un periodo un po’ stressante, ma purtroppo si è rivelato non proprio rilassante.
La nostra meta è Natal, capitale del Rio Grande do Norte, uno degli stati della regione del nord-est del Brasile, una settimana di totale relax che è cominciata con un ritardo del volo di un giorno in cui siamo stati condotti in un albergo di Milano nei pressi dell’aeroporto dove abbiamo passato la notte. Quel giorno è sembrato interminabile.

Il giorno dopo finalmente partiamo alla volta di Natal, città molto allegra e movimentata grazie alla vasta scelta che si propone tra discoteche ed i vari locali con musica dal vivo. Come abbiamo letto su varie guide turistiche è possibile imbattersi spesso in feste improvvisate sulla spiaggia, e partecipare a queste manifestazioni di spontanea vitalità non comporta alcun pericolo ma anzi permette di conoscere il carattere autentico e cordiale della sua gente, quindi noi siamo già pronti a buttarci nella mischia del divertimento.

Il volo procede tranquillo e abbiamo persino la fortuna di avere a bordo una famosa modella Brasiliana che stà facendo rientro nel suo paese natale.
Arriviamo all’aeroporto di Natal la sera tardi e ci sono già i corrispondenti del Tour operator che ci attendono per accompagnarci nel nostro appartamento, proprio così avete capito bene, in questa vacanza abbiamo deciso di provare una sistemazione un po’ più spartana ma più libera del solito albergo, e che ci permetta di goderci le giornate nella città vera e nei ristorantini tipici che non al solito buffet e nel solito villaggio che non da la possibilità di conoscere a pieno le caratteristiche di ogni luogo di villeggiatura.

Dopo una bella notte di sonno, il mattino presto siamo già alla ricerca di un bel posticino per fare colazione e poi via di corsa a conoscere il mare brasileiro. C’è un bel negozietto proprio vicino all’appartamento che fa al caso nostro, ci sono torte fatte in casa, fanno succhi di frutta fresca a scelta e vendono un po’ di tutto, con qualche difficoltà con la lingua riusciamo a farci capire ed a ordinare due succhi di ananas che in brasiliano si dice “abakaji” e una bella fetta di torta sempre di ananas perché ormai sappiamo cos’è.
Ok adesso che la pancia è piena possiamo cominciare a cercare il mare che purtroppo non è così vicino come ci hanno fatto credere in agenzia di viaggio.
Cammina cammina….. nooo siamo andati dalla parte opposta, fortunatamente una vecchina brasiliana molto simpatica ci fa capire che il mare non è da questa parte, quindi si ritorna indietro.

Eccolo finalmente da lontano intravediamo la famosissima duna si sabbia bianca che si getta nel mare, chiamata “Morro do Careca”, è situata proprio sulla spiaggia più famosa di Natal la “praia de ponta negra”.
Cominciamo a cercare una “Baracca”, così loro chiamano gli stabilimenti balnerai, per poter affittare lettini e ombrellone, infatti li la spiaggia è molto ben attrezzata.

I nostri primi due giorni passano velocemente tra una bella passeggiata in riva al mare un bagno nelle divertentissime acque del mare brasiliano, (divertenti perché a differenza del mare dei Caraibi molto calmo e piatto, qui le onde ti spostano nel vero senso della parola), e cosa dire degli spettacolari pranzetti di pesce e vassoi di frutta tropicale preparati dal gestore della nostra baracca, senza parlare poi di tutti gli ambulanti che sulla spiaggia vendevano le specialità più svariate, dall’aragosta alle cozze dagli spiedini di carne e pesce alla macedonia di frutta, ce n’è veramente per tutti i gusti.

Passiamo la serata con i ragazzi Italiani che abbiamo conosciuto appena arrivati e che sono anche i corrispondenti dell’agenzia di viaggio, ed essendo loro pratici del posto ci portano a mangiare in un localino tipico Brasiliano, non molto frequentato dai turisti, dove abbiamo mangiato benissimo e qui ho assaggiato il più buon formaggio alla piastra mai mangiato in vita mia, chiamato “queijo”.

Il mattino dopo, purtroppo ci svegliamo con una brutta sorpresa, Damiano ha la febbre, probabilmente dovuta al grande sbalzo di temperatura che abbiamo dovuto subire dall’Italia a qui, infatti siamo a Dicembre e in Brasile ci sono comunque 30°C, visto che io non sono messa molto meglio di lui per via del raffreddore, ci chiudiamo nel nostro appartamento tutto il giorno, (un giorno lunghissimo ci fosse almeno stata la TV), e così via di Tachipirina.

Fortunatamente il giorno dopo Damiano si riprende e possiamo uscire di nuovo, questa volta però non ci fidiamo a metterci sotto il sole e quindi optiamo per una visitina al mercato dell’artigianato che c’è proprio vicino alla spiaggia e approfittiamo per fare qualche spesuccia. Si è fatto quasi mezzogiorno e lo stomaco comincia a farsi sentire, andiamo subito alla ricerca di un bel posticino per rifocillarci, Damiano ha bisogno di riprendere le forze e così ci facciamo io un bel piatto di pesce e lui non essendo amante del pesce si fa una bella grigliata di carne alla maniera Brasiliana.

E’ stranissimo essere in Brasile a Natale, non riesco proprio a sentire l’aria di festa che sento in Italia, si ci sono alberelli addobbati e qualche presepe qua e la, diciamo che le palme non fanno proprio la stessa figura però ci si può accontentare, ma l’atmosfera è molto diversa.
Abbiamo festeggiato l’ultimo dell’anno in un albergo 5 stelle di Natal il “Rifoles Hotel”, diciamo che è stato divertente vedere i brasiliani ma soprattutto le brasiliane agghindati per la serata, mi sembrava di essere in una puntata di “Love Boat”, devo dire che però vedere i fuochi d’artificio sul mare è stato uno spettacolo bellissimo.

La vacanza è quasi finita ma non possiamo assolutamente farci mancare l’escursione in Dune Buggy alla dune di Genipabu. Una divertentissima giornata passata a fare acrobazie sulle altissime dune sabbiose guidati dal nostro Bughero “Italo” che si è anche dilettato nel farci un mucchio di fotografie bizzarre.
Durante l’escursione ci siamo fermati in molti posti panoramici, abbiamo fatto un bagno sulla lunghissima e quasi deserta spiaggia di Genipabu, abbiamo attraversato un fiume con delle chiatte su cui siamo saliti con tutto il Buggy, infatti questo fiume in alcune ore della giornata quando il mare si alza non è possibile da attraversare se non in questo modo che tra l’altro è anche molto divertente.

Ad un certo punto dell’escursione Italo si ferma a ci dice di scendere lungo un sentiero tra le dune, che finisce in un corso d’acqua, spiegandoci di seguire la corrente tutt’intorno alla duna che lui ci sarebbe venuto a prendere dall’altra parte, al momento siamo un po’ sconcertati e diffidenti (non si sa mai), poi un po’ di incoscienza e andiamo, sperando infondo infondo dentro di noi che non ci avesse abbandonati li in costume e senza telefono. Fortunatamente ….sospiro di sollievo, arrivati dall’altra parte della duna Italo ci aspetta seduto in un carinissimo chioschetto (più una baracca) gestito da un ragazzo Brasiliano che prepara succhi di frutta fresca molto dissetanti, sollevati e assetati ci sediamo pure noi a sorseggiare il nostro succo.
Verso le 13.00 ci fermiamo in un ristorante brasiliano molto grande dove pranziamo assieme a tanti altri turisti che come noi stanno facendo questa escursione. Riprendiamo la via del ritorno perché delle nuvole minacciose si stanno avvicinando e sul buggy rischiamo di prenderci un bel raffreddore, già non siamo molto in forma.

Questa vacanza è finita purtroppo, ed anche se è stata piena di imprevisti ci lascerà sicuramente un bel ricordo. Ma voi penserete che gli imprevisti sono finiti, invece no!! arrivati all’aeroporto la notizia bellissima è che l’aereo che già era rotto all’andata non sono riusciti in una settimana ad aggiustarlo quindi ce ne mandano uno più piccolo che ci porta fino a Fortaleza dove passiamo una notte per prendere un altro aereo più capiente che ci riporterà in Italia il giorno dopo. Poco male, abbiamo l’occasione di visitare brevemente anche Fortaleza, passiamo la serata al “Boi Preto” una Churrascaria che ci è stata consigliata dal nostro amico Sergio, e dove effettivamente abbiamo mangiato da Dio, non tutto il male viene per nuocere. Al prossimo viaggio….

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