Africa,  Viaggi

Kenya

Kenya, stato dell’Africa orientale, un paese meraviglioso con i suoi colori, le musiche, i suoi popoli che ti accolgono e ti fanno sentire a casa, poi che dire della natura selvaggia… il safari assolutamente da non perdere, perché ti resterà nel cuore tutta la vita lasciandoti quella nostalgia che viene chiamata anche mal d’Africa e  ti fa dire “una giorno ci ritornerò”…

Siamo partiti per il nostro viaggio in Kenya a febbraio, una settimana assolutamnete fantastica, anche se sarebbe stato meglio farne due, le cose da vedere sono molte e l’idea di fare una settimana di safari e una di mare a rilassarci sotto qualche palma ci allettava molto ma purtroppo il lavoro non sempre permette delle fughe troppo lunghe.

Soggiorniamo al Blue Bay di IGV (i grandi viaggi) all’interno del Parco Marino di Watamu, villaggio in cui ci siamo trovati molto bene, forse un po’ troppo lussuoso per il nostro standard ma soprattutto per il grande divario che si crea con la povertà della popolazione lì intorno; arrivando infatti con il pullman siamo passati vicino ad alcuni villaggi di capanne costruite in paglia, sterco di animali e fango, abbiamo visto bambini bellissimi che ti guardano con i loro occhiono scuri e personalmente mi sono sentita un po’ a disagio pensando che oltrepassando il cancello del villaggio lì a pochi metri la differenza della qualità di vita sarebbe stata abissale.

Comunque non rattristiamoci e pensiamo alla fantastica vacanza che ci aspetta… i primi due giorni li passiamo un po’ a curiosare il villaggio per scoprirne ogni angolino e carpire ogni piccolo particolare. La nostra stanza è molto bella e spaziosa, ma la particolarità sono i nostri vicini di casa… tante simpatiche scimmiette che saltano da un ramo all’altro e ci fanno compagnia e anche qualche dispetto.

La spiaggia è molto grande e lunghissima di sabbia bianca, l’acqua è cristallina ma il mattino ci sono sempre molte alghe per via delle maree… ogni mattino queste alghe vengono restrellate dai ragazzi dell’albergo che però non le possono togliere in quanto siamo all’interno di un parco naturale, comunque questo villaggio dispone di due spiagge da utilizzare alternativamente in base alla stagione.

Io e mio marito amiano la vita da mare ma la voglia di esplorare sempre posti nuovi ci porta a prenotare un mini safari di due giorni nello Tsavo Est National Park, un’esperienza fantasica ed indimenticabile. La notte che abbiamo dormito nel campo tendato “Galdessa camp” è stata speciale; fuori dalla nostra stanza si è avvicinato un elefante, giuro che non ne avevo mai visto uno così da vicinio nemmeno allo zoo… vicino alla struttara passa il Galana River, la vista è da togliere il fiato, un gruppo di elefanti, mamma e i suoi piccoli stanno attraversando mentre noi ci stiamo godendo il pranzo nella struttura centrale del campo, ed io mi mangio le mani perché ho dimenticato la macchina fotografica in camera “accidenti”, vorrei andare a prenderla ma per fare ciò mi devo fare accompagnare da una persona dell’albergo perché ci è stato spiegato che è un po’ pericoloso girare soli senza una scorta armata… non si sa mai, e così una fantastica foto è andata sfumata, anche se nella mia mente rimane perfettamente nitida ed indimenticabile.

Nel pomeriggio ci portano a fare un’escursione a piedi a vedere ippopotami e coccodrilli percorrendo una strada che costeggia il Galana River.

Abbiamo anche avuto un’avventura sulla strada del ritorno bucando una gomma del pulmino… immaginate di essere nel mezzo del parco con tanti animali selvaggi che potrebbero spuntare da ogni parte e noi tutti giù dal furgone per cambiare una ruota 🙂 un po’ di brivido non guasta mai, queste sono le cose che rendono un viaggio unico.

Incontriamo durante il tour anche una tribu di Masai, ci mostrano i loro canti e le loro danze, mi piacciono i loro colori i loro gioielli, danzano facendo dei salti altissimi impugnando le loro lance come pronti per una battaglia.

Questo viaggio mi rimarrà nel cuore, e sperando un giorno di poterci tornare salutiamo questo grande paese con un tipico saluto nella loro lingua “JAMBO